domenica 6 dicembre 2020

Da PNG/JPG a CBR

Avete alcuni fumetti cartacei che volete portare sempre con voi nel vostro ebook reader, e quindi avete scannerizzato tutte le pagine. Adesso? la conversione in pdf è piuttosto semplice, ma la lettura spesso è scomoda negli ebook reader.
La soluzione migliore è creare un file .cbr a partire dalla cartella di immagini in formato png o jpg.
I file cbr non sono altro che speciali cartelle compresse, che possono essere creati semplicemente da linea di comando utilizzando rar.

1) Installare rar ( io utilizzo Manjaro, derivata di Arch Linux. Il pacchetto si trova in AUR):

yay -S rar

2) Aprire un terminale nella cartella contenente le immagini ( in questo caso png):

 rar a -m0 nomefile.cbr *.png

-m0 imposta il livello di compressione a zero per avere un file il più leggibile possibile.
La compressione va da 0 ( assente) a 5 (massima). Impostate i valori in base alle vostre esigenze.

 

Ora non vi resta che trasferire il file nel vostro ebook reader.

 

Fonti:  https://askubuntu.com/questions/432522/how-to-convert-multiple-images-to-cbr
https://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/FormatiDiCompressione





venerdì 1 novembre 2019

Installazione Card Reader e CNS (Carta Nazionale dei Servizi)

Queste istruzioni sono state testate su Manjaro (derivata di Archlinux) con carta sanitaria di tipo AC 2014 e con un lettore di carte Bit4ID. Dovrebbero essere valide anche per le carte di tipo AC2013.
La carta sanitaria ovviamente deve essere stata attivata e bisogna essere in possesso del pin.
Per scoprire il tipo di carta sanitaria in proprio possesso basta vedere la sigla in alto a sinistra accanto al logo "TS".
Ho fatto riferimento alle istruzioni della Regione Toscana e cercando alcuni tra i pacchetti necessari per la mia distribuzione su google  ho trovato alla fine anche questa ottima guida.


INSTALLAZIONE DRIVER


E' necessario scaricare un pacchetto da AUR, quindi consiglio di installare yay, qualora non lo abbiate già fatto.

# pacman -S yay

Dopo installare i seguenti pacchetti contenenti fra l' altro i driver generici per il lettore di carte e i driver necessari per leggere la carta sanitaria :

# pacman -Sy ccid pcsclite pcsc-tools opensc 
$ yay -S libasecnsp11

Sarà necessario abilitare e successivamente avviare i servizi necessari su systemd:

# systemctl enable pcscd.socket 
# systemctl start pcscd.socket

Se vogliamo testare la funzionalità possiamo usare il tool pscs così:

pcsc_scan

Se tutto è andato a buon fine si potrà leggere card inserted. In caso di insuccesso, provare a riavviare il sistema operativo.


CONFIGURAZIONE BROWSER


Adesso dobbiamo far sì che il nostro browser legga la carta. Per farlo dobbiamo conoscere la posizione esatta della libreria necessaria ( opensc-pkcs11.so) affinché questo avvenga:

$ find / -name "opensc-pkcs11.so" 2> /dev/null

Prendere nota della posizione o cercare di ricordarla.
Collegare il lettore con la carta inserita.


Google Chrome /Chromium


Chiudere il browser e lanciare i seguenti comandi:

$ cd ~ 
$ modutil -dbdir sql:.pki/nssdb/ -add "OpenSC" -libfile /usr/lib/opensc-pkcs11.so


Dove  /usr/lib/opensc-pkcs11.so indica la posizione della libreria cercata nel punto sopra.


Firefox

Aprire il browser , selezionare le Preferenze -> Privacy e Sicurezza -> Dispositivi di sicurezza
Cliccare su "Carica", se volete potete inserire una descrizione utile al riconoscimento di quanto state inserendo ( per es CartaSanitaria ) e poi dovrete inserire il percorso corretto della libreria opensc-pkcs11.so come trovato precedentemente.

Adesso dovreste essere in grado di utilizzare i servizi online con il lettore o richiedere una spid sul sito delle Poste Italiane o su Aruba, tanto per citare due servizi (ma ce ne sono anche altri: per info, andare su https://www.spid.gov.it/ ).

Su Aruba c'è anche un interessante tool per testare l' effettiva funzionalità dei driver del lettore e carta: https://cart.aruba.it/ESecurity#

La cosa interessante è che una volta letta correttamente la carta e inserito il pin viene generato in entrambi i browser un certificato che viene salvato: non sarà quindi più necessario collegare il lettore al pc con la carta sanitaria per usufruire dei servizi desiderati.

sabato 1 settembre 2018

Visualizzare le icone del desktop in Gnome 3.28.2

Ho passato un bel pò di tempo con l' ambiente grafico XFCE su Manjaro, ma qualche giorno fa ho deciso di tornare a Gnome.
Appena installato, trovo come sorpresa la mancanza delle icone nel desktop e il problema non può essere sistemato semplicemente con gnome-tweak-tool.
Dopo qualche ricerca ho trovato la soluzione, la riporto qui di seguito :

1) Installare Nemo 
Nemo è un desktop manager derivato da Nautilus, come si può notare già a primo impatto con la sua grafica, e supporta la presenza delle icone nel desktop.
Utilizza i comandi della tua distro Linux per installarlo, nel mio caso:

sudo pacman -Ss nemo 
 
2) Far partire Nemo al login di sistema
Per raggiungere il nostro scopo, è necessario avviare Nemo al login di sistema: modifica il file /usr/share/applications/nemo-autostart.desktop , commenta con # la linea "OnlyShowIn=X-Cinnamon;" , salva ed infine copia il file in ~/.config/autostart/ come indicato qui .

sudo nano /usr/share/applications/nemo-autostart.desktop
#OnlyShowIn=X-Cinnamon;
cp /usr/share/applications/nemo-autostart.desktop ~/.config/autostart/ 

3) Riavvia il computer 

Fatto, adesso dovresti essere in grado di vedere le icone sul desktop.


lunedì 4 luglio 2016

Apri terminale qui

Per vedere l' opzione "apri terminale qui" nel menù contestuale (tasto destro del mouse), bisogna installare nautilus-open-terminal.
Dopo l' installazione potrebbe essere necessario riavviare nautilus:  

nautilus -q

sabato 2 luglio 2016

Il "tap to click" del touchpad non funziona su Arch Linux

Dopo un recente aggiornamento, non sono stata più in grado di utilizzare il "tap to click" del touchpad.
In definitiva per cliccare dovevo necessariamente usare i tasti posti al di sotto del touchpad stesso.
Il problema è dovuto all' aggiornamento del pacchetto xf86-input-synaptics ad una nuova versione.

Il problema può essere risolto installando "libinput" e "xf86-input-libinput"

sudo pacman -S libinput xf86-input-libinput 

e disinstallando "xf86-input-synaptics"

sudo pacman -R xf86-input-synaptics 

Riavvia.
A me ha funzionato benissimo e consiglierei questo metodo.



Un altro modo di risolvere il problema è fare un downgrade del pacchetto synaptic a una versione precedente che si trova in /var/cache/pacman/pkg/

cd /var/cache/pacman/pkg/ 

ls

Cerca una versione di xf86-input-synaptics < 1.8.99

sudo pacman -U nomedelpacchetto

 
Appena il pacchetto è stato installato, aggiungilo alla sezione IgnorePkg del file /etc/pacman.conf, finché il problema con il pacchetto aggiornato non sarà risolto.

Riavvia e vedi il risultato.
Non ho provato questo metodo ma dovrebbe funzionare.


Touchpad tap to click doesn't work on Arch Linux


After a recent update, i wasn't able to "tap to click" with my touchpad, because of the new version of xf86-input-synaptics.

You can solve this problem installing "libinput" and "xf86-input-libinput"

sudo pacman -S libinput xf86-input-libinput 

and removing "xf86-input-synaptics"

sudo pacman -R xf86-input-synaptics 

Reboot.



Another way is to downgrade to an earlier version of synaptics placed on /var/cache/pacman/pkg/

cd /var/cache/pacman/pkg/ 

ls

Search for a version of xf86-input-synaptics < 1.8.99

sudo pacman -U nameofthepackage 

 
Once the package is reverted, temporarily add it to the IgnorePkg section of /etc/pacman.conf, until the difficulty with the updated package is resolved.

Reboot and you're done.


venerdì 8 aprile 2016

Addio a Fedora , benvenuto Manjaro

Ho utilizzato per circa 5 anni Arch Linux e all' inizio mi dava grandi soddisfazioni.
A un certo punto ho cominciato a notare che nei repository stable venivano immessi programmi che in altre distribuzioni erano considerati da testare, e per un buon motivo!
Tremavo all' idea di un nuovo aggiornamento, chissà quale grana avrebbe portato con sé.
Non avevo più molto tempo da dedicare alla risoluzione dei problemi del mio pc e ho deciso quindi di rivolgermi a Fedora.

Fedora è una distribuzione molto solida e sicuramente più stabile di Arch Linux , ma si nota la sua politica restrittiva; nel repository ufficiale di questa distribuzione vi si trovano praticamente solo software liberi.
Cosa significa questo?
Che bisogna installare repository appositi per scaricare VLC , Chrome e altri programmi sicuramente utili.
Dal punto di vista filosofico, segue molto di più l'idea di Sistema Operativo libero, ma si scontra con la praticità di utilizzo spesso ricercata dalla maggior parte degli utenti.
Molti software vanno ricercati su siti come rpmfind o rpm.pbone e spesso non si trovano le versioni adatte per Fedora 22 o addirittura bisogna ripiegare su quelle adatte a distribuzioni che utilizzano i pacchetti rpm ,come ad esempio Open Suse.
Buona fortuna con le dipendenze.

Mi sentirei di consigliare Fedora agli utenti puristi del software libero e agli utenti di tutte le abilità , inclusi i principianti, che magari non necessitano di un gran numero di programmi per le loro operazioni più comuni ,o che magari non hanno periferiche particolari da collegare al proprio pc.
Esistono molte versioni che si adattano alle esigenze di molte persone (studenti, artisti, scienziati ecc...)
E' una scelta valida  per chi ricerca un sistema operativo solido ed è sicuramente una distribuzione da provare, ma non fa per me.

Qui di seguito metto a disposizione il link per scaricare Fedora e saperne di più:

https://getfedora.org/it/


Con cosa ho sostituito Fedora?

Sono tornata quasi all' ovile e mi sono rivolta a Manjaro Linux. È una derivata di Arch Linux con tutti i suoi vantaggi (repository ricchi , leggerezza e adattabilità) ma più stabile perché il team di questa distribuzione cura il rilascio dei pacchetti che , a quanto ho letto ma devo ancora verificare, sono immessi solo se ritenuti stabili.
Si privilegia la funzionalità anziché la novità , a differenza della distribuzione di origine.

L' installazione è stata tra le più semplici e rapide , in meno di mezz'ora è tutto pronto all' utilizzo.
Si installa da immagine da scrivere su USB o CD, ed è possibile avvalersi dell' installer grafico ,che ho utilizzato per pigrizia, o attraverso riga di comando (come per Arch).
Ho scelto Gnome come desktop environment, anche se le versioni più mantenute sono con XFCE o KDE; è possibile scegliere tra svariati D.E.
All' installazione sono presenti già molti programmi , a differenza di Arch o altre sue derivate, il che rende Manjaro adatta anche all'utente meno esperto.

Spero di trovarmi bene, le premesse sembrano ottime!

Di seguito il link per scaricare e informarsi su Manjaro:

https://manjaro.github.io/