venerdì 8 aprile 2016

Addio a Fedora , benvenuto Manjaro

Ho utilizzato per circa 5 anni Arch Linux e all' inizio mi dava grandi soddisfazioni.
A un certo punto ho cominciato a notare che nei repository stable venivano immessi programmi che in altre distribuzioni erano considerati da testare, e per un buon motivo!
Tremavo all' idea di un nuovo aggiornamento, chissà quale grana avrebbe portato con sé.
Non avevo più molto tempo da dedicare alla risoluzione dei problemi del mio pc e ho deciso quindi di rivolgermi a Fedora.

Fedora è una distribuzione molto solida e sicuramente più stabile di Arch Linux , ma si nota la sua politica restrittiva; nel repository ufficiale di questa distribuzione vi si trovano praticamente solo software liberi.
Cosa significa questo?
Che bisogna installare repository appositi per scaricare VLC , Chrome e altri programmi sicuramente utili.
Dal punto di vista filosofico, segue molto di più l'idea di Sistema Operativo libero, ma si scontra con la praticità di utilizzo spesso ricercata dalla maggior parte degli utenti.
Molti software vanno ricercati su siti come rpmfind o rpm.pbone e spesso non si trovano le versioni adatte per Fedora 22 o addirittura bisogna ripiegare su quelle adatte a distribuzioni che utilizzano i pacchetti rpm ,come ad esempio Open Suse.
Buona fortuna con le dipendenze.

Mi sentirei di consigliare Fedora agli utenti puristi del software libero e agli utenti di tutte le abilità , inclusi i principianti, che magari non necessitano di un gran numero di programmi per le loro operazioni più comuni ,o che magari non hanno periferiche particolari da collegare al proprio pc.
Esistono molte versioni che si adattano alle esigenze di molte persone (studenti, artisti, scienziati ecc...)
E' una scelta valida  per chi ricerca un sistema operativo solido ed è sicuramente una distribuzione da provare, ma non fa per me.

Qui di seguito metto a disposizione il link per scaricare Fedora e saperne di più:

https://getfedora.org/it/


Con cosa ho sostituito Fedora?

Sono tornata quasi all' ovile e mi sono rivolta a Manjaro Linux. È una derivata di Arch Linux con tutti i suoi vantaggi (repository ricchi , leggerezza e adattabilità) ma più stabile perché il team di questa distribuzione cura il rilascio dei pacchetti che , a quanto ho letto ma devo ancora verificare, sono immessi solo se ritenuti stabili.
Si privilegia la funzionalità anziché la novità , a differenza della distribuzione di origine.

L' installazione è stata tra le più semplici e rapide , in meno di mezz'ora è tutto pronto all' utilizzo.
Si installa da immagine da scrivere su USB o CD, ed è possibile avvalersi dell' installer grafico ,che ho utilizzato per pigrizia, o attraverso riga di comando (come per Arch).
Ho scelto Gnome come desktop environment, anche se le versioni più mantenute sono con XFCE o KDE; è possibile scegliere tra svariati D.E.
All' installazione sono presenti già molti programmi , a differenza di Arch o altre sue derivate, il che rende Manjaro adatta anche all'utente meno esperto.

Spero di trovarmi bene, le premesse sembrano ottime!

Di seguito il link per scaricare e informarsi su Manjaro:

https://manjaro.github.io/